Valutazione delle concentrazioni di radon nel settore bancario: risultati di una indagine condotta in un gruppo bancario di rilevanza nazionale / Evaluation of radon levels in bank buildings: results of a survey on a major Italian banking group

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P. Urso
M. Ronchin
B. Lietti, et al.

Keywords

Abstract

Il radon è un gas naturale radioattivo, proveniente dal sottosuolo e da alcuni materiali da costruzione, che si concentra nell’aria indoor, soprattutto in locali interrati e privi di aerazione. Esso è attualmente considerato il secondo fattore di rischio di neoplasia polmonare dopo il fumo di sigaretta e la legislazione italiana ne richiede la valutazione dell’esposizione, per i lavoratori addetti ad attività svolte in ambienti sotterranei, indicando il valore di 500 Bq/m3 per anno come livello di azione. Le banche, caratterizzate da locali interrati generalmente destinati ad archivio e conservazione di beni preziosi, sono stati oggetto del presente studio, svolto in collaborazione con un gruppo bancario di rilevanza nazionale, al fine di analizzare il fenomeno dell’accumulo del radon negli edifici bancari e di orientare le successive strategie di monitoraggio. Le misure sono state eseguite in 134 filiali distribuite in 7 regioni italiane con 1817 dosimetri a traccia nucleare, di cui 473 in acquisizione annuale ai piani sotterranei. Queste ultime hanno fornito un valore medio di concentrazione pari a 157 Bq/m3, con il 5% compreso tra i 400 e i 500 Bq/m3 e il 3% superiore ai 500 Bq/m3. L’analisi dell’andamento dei livelli di radon in relazione alla variabilità stagionale ha evidenziato concentrazioni maggiori nei mesi freddi dell’anno, con un decremento molto marcato nel passaggio tra l’inverno e la primavera (Dmedio%=-47,3%) e trascurabile tra i trimestri freddi (Dmedio%=3%); inoltre la variabilità della concentrazione annuale risulta riconducibile ai corrispondenti 4 trimestri per l’85%. Lo studio di un modello di regressione lineare multipla (R2=0,33) ha permesso di riconoscere nella posizione geografica il fattore principale per l’accumulo del radon, seguita poi dalla posizione del locale al sotterraneo, dalla destinazione d’uso, dall’assenza di finestre apribili, di riscaldamento, di ventilazione naturale, dalla presenza di condensa e dal contatto diretto di almeno una parete col terreno, mentre sembra influire negativamente il contatto delle pareti con il caveau. Focalizzando l’attenzione alle misure al piano terra si evidenza inoltre una dipendenza significativa dalla concentrazione media del piano sottostante (p<0,001). Gli uffici risultano i locali meno soggetti all’accumulo del radon e, fra i locali privi di postazione fissa, il caveau appare il più isolato rispetto all’ingresso del gas radioattivo, giocando inoltre un ruolo protettivo per un locale ad esso adiacente. I risultati ottenuti potranno essere utilizzati per pianificare la valutazione dell’esposizione dei lavoratori, soprattutto per gruppi bancari con un elevato numero di filiali.


Evaluation of radon levels in bank buildings: results of a survey on a major Italian banking group
Background: Radon, the second cause of lung cancer after smoking, is a natural, radioactive gas, which originates from the soil and pollutes indoor air, especially in closed or underground spaces. Italian legislation recommends an action level of 500 Bq/m3 per year for occupational exposure in underground premises. Objectives: Since banks usually use various underground premises (archives, safe-deposit room), a study was made of the radon levels on such premises with the aim of identifying useful monitoring strategies. Methods: 134 branches of a major Italian banking group were examined using 1817 nuclear track dosimeters at ground level and underground level premises. The branches were located in 7 Italian regions in the north (Piedmont, Lombardy, Veneto), centre (Lazio) and south (Campania, Apulia, Sicily). Information on measurement points was recorded in a technical sheet and statistical analysis was carried out. Results: Annual underground measurements gave an average concentration of 157 Bq/m3, with 5,1% for 400<C<500Bq/m3 and 2,9% for C>500Bq/m3. Seasonal variability was reflected in a significant decrease in concentrations between winter and spring (Dmean%=-47,3%) and good stability between autumn and winter (Dmean%=3%); moreover quarterly concentrations account for 85% of the variability of the corresponding annual level. A multiple linear regression model (R2=0,33) indicated geographic location as the principal factor in radon accumulation, followed by underground level, humidity, use, lack of windows, heating and natural ventilation, and direct contact of at least one wall with ground rock; whereas the safe-deposit room structure seems to protect from radon accumulation. Moreover, the ground level measurement results were significantly associated with the corresponding underground average concentrations (p<0,001). Conclusions: The results could be a useful tool in planning a monitoring strategy for assessment of bank worker exposure, especially for banking groups with a large number of branches.
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