Exposure to carcinogens and mortality in a cohort of restoration workers of water-damagedlibrary materials following the River Arno flooding in Florence, 4 November 1966 Esposizionead agenti cancerogeni e mortalità in una coorte di restauratori di materiale librario danneggiato nel1966 dall’alluvione del fiume Arno

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M.C. Fondelli
A. Seniori Costantini
M. Ercolanelli, et al.

Keywords

Abstract

Background: In Florence, Italy, the Arno River overflowed on 4 November 1966 and the rare library collections of the National Central Library in Florence (FNCL) were flooded. A Restoration Centre was immediately set up. For book restoration many toxic chemicals were used, such as chlorinated solvents, ethylene oxide (EtO), formaldehyde, petroleum distillates, and pesticides. The study’s aims were: (I) to document the restoration process, (II) to identify the potential chemical exposures, (III) to evaluate the mortality experience of restorers. Methods: A small cohort of 168 workers was identified. The restorers were employed in the FNCL’s Restoration Centre during the years 1967 – 1976.We excluded 9 subjects from the analysis because no working period data were available. Mortality from all causes, from all cancers, and from cancers of specific sites was compared with that of the Italian general population. Standardized Mortality Rates (SMRs) and their 95% confidence intervals were estimated. Results: Restorers were exposed to relatively low levels of several carcinogens. A non-significant excess of cancer mortality was found. Significant increases in brain neoplasm among men and in uterine cancer among women were found. Conclusions: The small cohort size hampers interpretation of the results. Larger epidemiology studies on library material restorers are needed in order to evaluate risks in this activity. Recommendations to improve future studies are given.

Esposizione ad agenti cancerogeni e mortalità in una coorte di restauratori di materiale librario danneggiato nel 1966 dall’alluvione del fiume Arno.
Il 4 Novembre 1966, l’Arno straripò inondando non solo il centro di Firenze ma l’intera città e i comuni limitrofi. La Biblioteca Nazionale Centrale (BNCF) situata in posizione pericolosa: a pochi metri dalle spallette dell’Arno e per giunta sotto il livello del fiume, fu completamente inondata fino a sei metri di altezza, in particolare furono allagati i depositi sotterranei dove erano conservate le collezioni più preziose e antiche. Immediatamente fu allestito un Centro di Restauro. Per il restauro del materiale librario alluvionato sono state usate numerose sostanze tossiche, per esempio solventi clorurati, ossido di etilene, formaldeide, ligroina e pesticidi. Gli obiettivi di questo studio di coorte, che ha riguardato esclusivamente i restauratori/conservatori della BNCF, sono stati: 1) descrivere le fasi lavorative del ciclo di “restauro dei libri alluvionati”, i reparti, le mansioni, le sostanze usate e i relativi periodi di uso per stimare livelli di esposizione a sostanze di interesse tossicologico; 2) valutare se la coorte composta da 168 restauratori (97 uomini, 71 donne) presentasse un eccesso di mortalità generale e/o per cause specifiche come quelle tumorali. I restauratori sono stati esposti a bassi livelli di cancerogeni. Lo stato in vita e la causa di morte sono stati accertati per tutti i soggetti al 31/12/2004. La mortalità osservata è stata confrontata con l’attesa in base ai tassi di riferimento della popolazione italiana. L’analisi di mortalità è stata eseguita su 159 soggetti, poiché per nove restauratori mancavano informazioni sul periodo lavorativo. Per gli uomini si è osservato un eccesso di mortalità per “tumori di natura non definita” (2 decessi: ICD-9 = 239.6: tumore dell’encefalo di natura non definite; SMR = 17,39; IC 95% = 2,11–62,83). Per le donne, l’SMR per il tumore dell’utero è risultato significativamente superiore all’unità (2 decessi, SMR = 9,35; IC 95% = 1,14 - 33,79). I risultati sono di difficile interpretazione dato il piccolo numero di soggetti reclutati nello studio. Ulteriori studi di mortalità su lavoratori addetti al restauro/conservazione di beni librari sono necessari per valutare completamente i rischi associati a questa particolare attività lavorativa.
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